Oggi ti porto con me in un viaggio nei ricordi, dove il profumo di pollo alla cacciatora in bianco riempiva la cucina di casa.
È uno di quei piatti della tradizione italiana che, pur nella sua semplicità, riesce sempre a conquistare tutti a tavola. Non so te, ma io ho un legame speciale con questo piatto perché mia mamma lo preparava spesso quando ero piccola. La versione che faccio io è in bianco, senza pomodoro, proprio come la faceva lei, e ogni volta che lo cucino è come ritornare indietro nel tempo.
Ricetta pollo alla cacciatora in bianco
Il bello del pollo alla cacciatora è che ogni famiglia ha la sua variante, e il risultato è sempre un’esplosione di sapori che ti fa sentire a casa. Mia mamma, ad esempio, ci metteva sempre le olive. Quelle nere, belle carnose, che secondo lei erano indispensabili per dare quel tocco in più. Mi diceva sempre: “Le olive ci vogliono, danno sapore!” — e non posso negarlo, quando le metteva, la cucina si riempiva di un profumo incredibile.
Io però, devo ammettere, spesso le salto. Non perché non mi piacciano, ma forse perché mi piace personalizzare un po’ il piatto, renderlo più mio. Anche senza olive, il cuore della ricetta rimane lo stesso: il pollo che cuoce piano piano, impregnato di vino bianco, erbe aromatiche e quei succhi che si amalgamano perfettamente tra loro. È un piatto che, pur nella sua semplicità, riesce a essere così ricco di sapore.
E poi, la vera magia: la salsina! Quella cremina irresistibile che si forma sul fondo della pentola, densa al punto giusto, fatta di tutti i sapori che si sono concentrati durante la cottura. E diciamocelo, la scarpetta è un dovere morale. Pane croccante alla mano e via, non si lascia nulla! In famiglia era un rito: nessuno si tirava indietro davanti alla salsina, anzi, spesso ci si litigava l’ultimo pezzetto di pane per raccoglierla.
Il pollo alla cacciatora in bianco è uno di quei piatti che, anche se lo prepari per un pranzo qualunque, riesce sempre a creare un’atmosfera speciale. Ti riporta subito ai momenti di condivisione, quando ci si siede tutti attorno al tavolo senza fretta, solo con la voglia di godersi un buon piatto fatto in casa. È il bello della cucina italiana: sapori semplici, ma che sanno raccontare una storia. E anche se io faccio la mia versione senza olive, ti consiglio di provarla con, proprio come faceva mia mamma. In ogni caso, scommetto che finirai col fare la scarpetta, perché quella salsina è davvero irresistibile!
Qualche consiglio di preparazione
Ecco qui qualche consiglio che ho imparato preparando il mio pollo alla cacciatora in bianco, magari può esserti utile!
Allora, partiamo dalle erbe aromatiche: io uso sempre il rosmarino, che trovo perfetto per questo piatto. Ha un profumo intenso che dà carattere al pollo senza coprirne il sapore. A volte, però, ci aggiungo anche un po’ di alloro per un tocco aromatico diverso. Se vuoi variare, puoi provare anche con il timo o la salvia, che ci stanno benissimo e danno quel profumo “di casa” che amo.
Poi c’è l’aglio, che è un must per me. Io non lo uso mai in cucina, ma questo piatto mio marito non lo mangia e ho il via libera. Non esagero mai, ne metto uno o due spicchi schiacciati, così rilasciano il loro aroma senza essere troppo invadenti. L’aglio aiuta a dare profondità al piatto, ma senza sovrastare gli altri sapori.
Un trucco che ho sempre visto fare da mia mamma è usare il vino bianco e l’aceto. Il vino bianco è perfetto per sfumare e dare al pollo una nota delicata e aromatica, ma l’aceto… l‘aceto è il vero segreto! Non esagero, ne metto solo un bicchiere e quel tocco leggermente acidulo che si sente alla fine rende tutto più equilibrato. Aiuta a bilanciare la ricchezza della carne, senza coprire i sapori. Mi raccomando, però: poco aceto, non serve esagerare!
Per quanto riguarda la cottura, ecco come faccio io: inizio sempre a fuoco medio-basso, coprendo la pentola nella parte finale. Questo è fondamentale per far sì che il pollo assorba tutti gli aromi del vino, delle erbe e dell’aglio. Cuocere a fuoco lento e con il coperchio aiuta a mantenere il pollo bello morbido e a creare quella salsina cremosa che è praticamente la parte migliore del piatto. Verso la fine della cottura, magari alzo un po’ la fiamma per far restringere la salsa, ma sto attenta a non farla seccare troppo, perché deve rimanere bella densa per la scarpetta!
Un’altra cosa importante è la scelta delle parti del pollo. Io uso quasi sempre cosce e sovracosce perché sono più succose e restano belle morbide anche con una cottura lunga. Il petto lo uso meno spesso, perché tende a seccarsi, ma se proprio vuoi usarlo, ti consiglio di cuocerlo un po’ meno rispetto alle altre parti, o di tenerlo ben immerso nella salsa per evitare che diventi asciutto. Se vuoi fare contenti tutti, puoi aggiungere anche qualche ala, che secondo me assorbe tantissimo sapore ed è perfetta per chi ama sgranocchiare!
Ecco, questi sono i miei piccoli trucchi per un pollo alla cacciatora in bianco davvero saporito. Alla fine, però, la vera protagonista rimane sempre quella salsina cremosa sul fondo… e qui la scarpetta è d’obbligo!
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Pollo alla cacciatora in bianco
Descrizione
Oggi ti porto con me in un viaggio nei ricordi, dove il profumo di pollo alla cacciatora in bianco riempiva la cucina di casa.
Ingredienti per 4 persone
Procedimento
Come fare il pollo alla cacciatora in bianco
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Pulisci il pollo togliendo la pelle e mettilo da parte. In una padella, scalda un filo d’olio con uno spicchio d’aglio e lascialo dorare per qualche minuto.
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Aggiungi il pollo e cuocilo per 10 minuti, facendolo dorare da tutti i lati, girandolo di tanto in tanto. A questo punto, versa il vino bianco e l'aceto e fallo evaporare completamente a fuoco medio. Insaporisci il tutto con un pizzico di sale e il rosmarino fresco per un tocco aromatico.
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Continua la cottura per altri 30 minuti circa a fuoco medio basso chiudendo il coperchio. E se ti piacciono, puoi arricchire il piatto con delle olive, o sperimentare con qualche erba aromatica in più!