Oggi ho il piacere di ospitare nella mia rubrica del cuore Francesca Romano la blogger di “A Zucchero Zero“.
Francesca è stata una delle più belle scoperte che ho fatto da quando ho intrapreso l’avventura di Food Blogger, questa volta però non l’ho scoperta da sola ma il merito è di mia sorella.
Cristina, mia sorella, è una grande fan di questa mia avventura, mi segue e consiglia su quello che faccio e propongo, così un giorno mi ha detto: “Serena, ma perchè non intervisti Francesca Romano di A zucchero zero?” devo ammettere che io all’inizio non la conoscevo.
Mia sorella ha dei problemi con il pre-diabete, la mia famiglia è purtroppo geneticamente predisposta al diabete, sia mamma e papà hanno questa patologia, mia sorella purtroppo ha già iniziato ad avere qualche problema io per il momento ancora no.
Così si è trovata a cercare sul web delle ricette mirate che si adattassero allo stile di vita che deve seguire. Così ha scoperto Francesca che ha un blog di cucina proprio dedicato a questa tematica. Il blog di Francesca è stato per mia sorella una salvezza, ma la cosa più bella è che Francesca oltre ad averla aiutata con le ricette perfette per il suo regime alimentare è diventata anche una sua amica.
Appena mi ha consigliato il profilo di Francesca, sono andata a vedere il suo blog e me ne sono innamorata. L’ho contattata per proporle l’intervista e ho trovato una persona stupenda, gentile e disponibile.
Da quando la seguo, ho trovato in Francesca una persona molto preparata che fa il suo lavoro con grande professionalità e serietà.
Lascio la parola a lei, perchè oltre a conoscerla meglio avrete l’opportunità di approfondire la tematica che sta molto a cuore di Francesca.
Indice dei contenuti
Francesca raccontami qualche cosa di te!
Eccomi: Francesca (come la nonna paterna), classe 1977, vivo in Sicilia vista mare nei luoghi del Commissario Montalbano.
Laureata in Scienze Agrarie Tropicali e Subtropicali, non praticante causa assenza di pollice verde.
Ho lavorato come segretaria per ultimo presso uno studio di consulenza dove ho conosciuto colui che da lì a breve sarebbe diventato il mio fidanzato.
Lo studio l’ho lasciato, lui l’ho sposato e poco dopo è nato il mio blog.
Mi definisco ansiorganizzata e ironica.
Segno zodiacale vergine, con tutti i pregi e i difetti del caso!
Quando è cominciata la tua passione per il food?
La mia passione per il food è cominciata quando sono andata a vivere per conto mio poiché alla cucina di mamma non ho mai avuto accesso.
La sua è una cucina tradizionale.
La mia è una cucina light.
Ogni tanto proviamo a “convivere” ai fornelli tuttavia credo di aver imparato molto da lei quantomeno “per osmosi”.
Quando hai deciso di aprire un blog per prevenire l’insorgenza del diabete?
Il mio blog è nato in seguito ad una serie di eventi: ho lasciato lo studio e poco dopo è arrivata la diagnosi di prediabete di mio marito; a quel punto, mi sono ritrovata con uno schema alimentare in mano e tanta confusione in testa.
Nel frattempo un’amica mi segnala un’inserzione: un corso per Food Blogger targato Giallo Zafferano a Ragusa così invio la mail per tentare le selezioni, ci ho sperato tantissimo dal primo istante.
Gennaio 2018 – il colloquio e un invito: in attesa del verdetto pensare se avessi intenzione di cucinare per qualcuno in particolare. “Cucino per mio marito, è in prediabete.” risposti prontamente. E fu così che il 16 gennaio iniziò il mio percorso da Food Blogger “a zucchero zero” sulla piattaforma di Giallo Zafferano.
A febbraio il blog era on line.
Con una motivazione forte: condividere la nostra esperienza in cucina e a tavola nella speranza di essere di aiuto a chi si trovasse nella stessa situazione.
Cosa ti piace di più del Food Blogging?
Del Food Blogging adoro ogni fase: cucinare, fotografare, condividere.
Il Food Blogging mi permette di dare sfogo alla mia creatività, di farlo all’interno di quello che definisco “il mio angolo” e di produrre nel rispetto del mio sentire e dei miei tempi.
E’ una passione diventata lavoro e per me è fondamentale che mantenga tutta “la voglia di fare” che contraddistingue la passione senza lo stress che può causare il lavoro.
Hai un blog su Giallo Zafferano, come descriveresti questa esperienza? Com’è il tuo rapporto con gli altri creator?
L’esperienza con Giallo Zafferano si è rivelata essere positiva dal primo momento; l’aver usufruito di un corso unico nel suo genere mi ha fornito gli strumenti per iniziare con una buona dose di consapevolezza.
Ho un bellissimo rapporto di amicizia con le blogger con le quali ho condiviso l’esperienza del corso e con altre blogger conosciute di presenza durante corsi, eventi e raduni.
Quali sono i piatti che preferisci preparare?
Come nella vita, anche in cucina amo il salato e snobbo il dolce pertanto preferisco preparare piatti salati, inoltre ho sviluppato una vera e propria passione per i lievitati (dal pane alla pizza).
C’è qualche preparazione che invece non ti è riuscita o che non ti piace proprio cucinare?
Di conseguenza a quanto accennato poco sopra, non amo preparare i dolci.
Non utilizzo burro in quanto non indicato in caso di iperglicemia.
Non amo il latte (fatta eccezione per il latte di mandorla senza zucchero).
Non gradisco le uova negli impasti dolci.
Mi sono cimentata nella preparazione di “dolci all’acqua” ovvero “dolci senza”.
Il risultato è ben lontano dai dolci alti e soffici della mamma tuttavia sono un buon compromesso.
Mio marito li gradisce ma di fronte ad un dolce tradizionale non si tira mai indietro così ho ceduto alla corrente di pensiero secondo la quale una tantum mangia il dolce che desidera e io continuo a dedicarmi serenamente al salato.
Quali sono gli accorgimenti che usi e che consigli ai tuoi lettori per la preparazione dei primi piatti e dei lievitati?
Nel corso di questi anni ho continuato ad imparare accorgimenti che messi in atto quotidianamente in cucina e a tavola aiutano a ridurre l’impatto glicemico del pasto.
Ne consegue un continuo e costante lavoro di revisione e miglioramento dei contenuti (imparo e annoto).
Vediamone qualcuno.
Primi piatti
Solitamente utilizzo pasta integrale o una pasta che abbia un’ottima tenuta in cottura, la cucino al dente, la sciacquo sotto l’acqua corrente e la scolo (in questo modo elimino lo strato di amido in superficie e freddo l’amido residuo che diventa meno disponibile).
A questo punto, verso la pasta in padella/tegame nel condimento caldo e spadello prima di servire.
Nella preparazione del condimento non utilizzo olio; quando necessario lo aggiungo a crudo a fine preparazione.
Se il mio primo piatto è a base di riso, anziché pasta, ne riduco il contenuto di amido deamidandolo cioè mettendolo in ammollo prima della cottura per poi proseguire nella preparazione.
Lievitati
Utilizzo principalmente semola e farine integrali, semintegrali o comunque non raffinate, aggiungo pochissimo lievito: 1 g per 600 g di farine totali e prolungo la lievitazione (almeno 14 ore con macchina del pane).
In generale, consumiamo pasti bilanciati e iniziamo sgranocchiando verdure crude.
Vuoi consigliarmi qualche ricetta sana e gustosa a “Zucchero Zero”?
Con piacere!
Ho scelto delle ricette in cui metto in pratica alcuni accorgimenti così da “portarvi nella mia cucina”: rispetto delle grammature, condimenti light e panature integrali preparati in casa, metodi di cottura sani e olio rigorosamente a crudo.
Ringrazio Serena per avermi scelta e invitata, per il suo approccio gentile e per la cura che mette in quel che fa.
Per me è sempre un piacere condividere la nostra (mia e di mio marito) esperienza, raccontare del mio blog e di quanto cucinare sia anche prendersi cura.
Io invece non posso che ringraziare Francesca, non solo per essere stata mia ospite, ma soprattutto per come fa il suo lavoro di Food Blogger, se non lo avete già fatto dovete assolutamente seguirla! La trovate su Instagram vi ho lasciato sopra il suo profilo ma anche su Facebook e Pinterest!